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Come ampiamente previsto dai mercati, la Federal Reserve ha dato il suo bentornato al presidente Donald Trump con una pausa. Dopo tre tagli consecutivi che hanno ridotto il costo del denaro di un intero punto percentuale, il Fomc ha infatti deciso di lasciare i tassi USA nella forchetta fra il 4,25% e il 4,50% dove li ha portati a dicembre. E il motivo è spiegato nero su bianco nello statement: i banchieri centrali sono preoccupati che il processo di disinflazione si sia al momento arrestato. Il commento di Gianluca Cerone, head of Advisory Distribution di Nordea Asset Management.
Con l’intervento di: Gianluca Cerone